Il 31 maggio scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato il Disegno di Legge sul Made in Italy.
Qual è l’obiettivo? Il Disegno in commento prevede una molteplicità di misure e iniziative per incentivare il sistema imprenditoriale di eccellenza italiana, con lo scopo di dare al nostro Made in Italy nuove risorse, tutele e competenze.
In soldi in gioco ammontano fino 1 miliardo di euro, di cui 10 milioni sono destinati a potenziare tutte le iniziative di autoimprenditorialità e imprenditorialità femminile. Nel pacchetto, sono comprese anche azioni per istruzione e formazione, al fine di creare un “dialogo generazionale”. Come?
Nasce, per l’appunto, il Liceo del Made in Italy, ideato per promuovere le conoscenze e le abilità connesse all’eccellenza dei prodotti e della tradizione italiana, attraverso un percorso scolastico in grado di fornire competenze storico-giuridiche, artistiche, linguistiche, economiche e di mercato.
Lo scambio generazionale viene favorito dall’istituzione di un Programma di formazione particolare, il quale, è tenuto da un lavoratore in pensione (da non più di 2 anni) verso un nuovo assunto a tempo indeterminato di età inferiore a 30 anni. Occorre evidenziare che questo tipo di formazione è destinato alle imprese private con massimo 15 dipendenti.
Attenzione! La remunerazione da corrispondere al pensionato non concorre alla formazione del reddito ai fini IRPEF e non sarà assoggettato a contribuzione previdenziale fino a una soglia massima percepita di 15.000€ l’anno.
La disciplina del percorso di studi si avvierà entro 90 giorni dal momento in cui la Legge entrerà in vigore e, l’avvio del percorso scolastico è previsto per l’anno 2024/2025.