Dal 20 settembre è aperta la compilazione delle domande online per l’incentivo “Investimenti sostenibili 4.0” ma, attenzione… L’invio potrà essere effettuato dal prossimo 18 ottobre. Di cosa si tratta? A chi è destinato? In questo contributo editoriale cercheremo di fornire una panoramica generale.
L’incentivo in commento è gestito da Invitalia per conto del MIMIT e, il fine è quello di sostenere nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili, che utilizzino tecnologie digitali secondo le indicazioni del Piano Transizione 4.0.
A poterne beneficiare sono le micro, piccole e medie imprese del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna).
E dal punto di vista finanziario? La dote è pari a 400 milioni di euro, di cui una quota pari al 25% è destinata ai programmi proposti dalle PMI. In particolare, le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo in conto impianti e del finanziamento agevolato, a copertura di una percentuale nominale massima delle spese ammissibili pari al 75%.
In pratica… Quali sono le modalità di presentazione delle istanze?
Le domande devono essere presentate, esclusivamente per via telematica, attraverso la procedura informatica accessibile nell’apposita sezione “Investimenti sostenibili 4.0 – PN RIC 2021-2027” del sito web di Invitalia. Lì è presente la modulistica necessaria.
L’iter di presentazione della domanda, come anticipato, è articolato in due fasi:
- compilazione della domanda (già possibile dal 20 settembre);
- invio della domanda d’accesso alle agevolazioni, a partire dalle ore 10:00 del 18 ottobre 2023.
Ogni impresa può presentare una sola domanda, eccetto il caso di rigetto. Quelle pervenute (e non rigettate) sono ammesse alla fase istruttoria in base all’ordine cronologico giornaliero di presentazione, mentre, quelle presentate nello stesso giorno sono considerate come prevenute nello stesso momento, indipendentemente dall’ora o dal minuto di presentazione.
È necessaria l’identificazione e l’autenticazione tramite SPID, CIE o CNS? Sì! Inoltre, l’accesso è riservato al rappresentante legale dell’impresa proponente, come risultante dal relativo certificato camerale.