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Accordi per l’innovazione: modalità d’accesso alle risorse per progetti R&S

Presentazione delle istanze dal 18 settembre al 6 ottobre 2023

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), con il decreto direttoriale 11 agosto 2023 ha definito le ulteriori modalità ed i termini per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore dei progetti di ricerca e sviluppo, realizzati nell’ambito degli Accordi per l’innovazione. Questi ultimi, sono finalizzati al sostegno dei progetti presentati sul secondo sportello agevolativo e non ammessi alla fase istruttoria per carenza di risorse, nell’ambito della graduatoria approvata con Decreto direttoriale del 17 febbraio 2023.

Nello specifico, possono accedere alle risorse finanziarie del PN RIC 2021-2027 stanziate dal decreto, i progetti di ricerca e sviluppo oggetto di domanda di agevolazione già presentata sul secondo sportello agevolativo di cui al decreto 31 dicembre 2021 e non ammessi alla fase istruttoria per carenza di risorse finanziarie.

Come precisato dal decreto in esame, ai fini dell’accesso alle risorse finanziarie del PN RIC 2021-2027, i progetti in quesitone, oltre a rispettare quanto indicato all’articolo 4, comma 2, lett. b), c), d), e) e g) del decreto 31 dicembre 2021 e successive disposizioni attuative, devono:

a) essere realizzati dai soggetti di cui all’articolo 3 del suindicato decreto, interamente nei territori delle regioni meno sviluppate;

b) non ricadere negli ambiti d’esclusione previsti dall’articolo 7 del Regolamento (UE) 1058/2021, riportati in appendice al decreto;

c) prevedere la realizzazione delle attività di progetto, secondo, in alternativa, una delle seguenti modalità:

  • nel caso di progetto realizzato congiuntamente da più proponenti, il progetto, oltre a quanto stabilito dall’articolo 3 del decreto 31 dicembre 2021, deve prevedere almeno una PMI tra i soggetti proponenti, ovvero una piccola impresa a media capitalizzazione in collaborazione con imprese non di grandi dimensioni e/o Organismi di ricerca;
  • nel caso di progetto realizzato da un singolo proponente, il progetto deve avere, quale soggetto proponente, una PMI, ovvero una piccola impresa a media capitalizzazione.

Modalità e termini per la presentazione dell’istanza – Il decreto in commento, in merito alle modalità di presentazione dell’istanza, specifica che, il soggetto proponente un progetto di ricerca e sviluppo rispondente alle caratteristiche sopra elencate, può presentare un’apposita istanza per l’accesso alle risorse stanziate, secondo le modalità ed i termini indicati nel medesimo decreto.

Ai fini del soddisfacimento delle condizioni d’ammissibilità dell’istanza, non sono ammesse modifiche e rimodulazioni dei progetti presentati.
Le istanze, redatte secondo lo schema di cui all’allegato n. 1 (rubricato “Istanza d’accesso”) al decreto in commento, devono essere presentate in via esclusivamente telematica al soggetto gestore (il raggruppamento temporaneo di operatori economici, costituitosi con atto del 20 e 21 dicembre 2021, con mandataria Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale S.p.a.), a decorrere dal 18 settembre e fino al 6 ottobre 2023, all’indirizzo PEC: fondocrescitasostenibile@postacertificata.mcc.it.

Le imprese hanno diritto alle agevolazioni esclusivamente nei limiti delle disponibilità finanziarie. Le istanze d’agevolazione sono, pertanto, accolte nei limiti delle risorse finanziarie rese disponibili con il decreto. Il progetto per il quale le risorse finanziarie non risultano sufficienti alla copertura integrale delle agevolazioni concedibili, invece, non è ammesso alla fase istruttoria.

Il soggetto gestore procederà all’istruttoria dei progetti di ricerca e sviluppo nel rispetto della posizione assunta nell’ambito della graduatoria allegata al decreto direttoriale 17 febbraio 2023, esclusivamente sulla base della documentazione presentata in sede di domanda in data 31 gennaio 2023.

Ulteriori adempimenti a carico dei soggetti beneficiari – Il decreto del MIMIT in esame indica anche gli ulteriori adempimenti che sono a carico dei beneficiari.

Nel dettaglio, l’impresa beneficiaria, oltre al rispetto degli adempimenti previsti dal decreto 31 dicembre 2021 e dal decreto direttoriale 14 novembre 2022, è tenuta a:

a) aderire a tutte le forme atte a dare idonea pubblicità dell’utilizzo delle risorse finanziarie del PN RIC 2021-2027, con le modalità allo scopo individuate dal Ministero;

b) garantire il rispetto delle norme europee e nazionali applicabili in materia d’ammissibilità delle spese, anche a riguardo di quanto previsto ai sensi dell’articolo 74, paragrafo 1, lett. a), punto i), del Regolamento (UE) 2021/1060;

c) garantire il rispetto della legislazione applicabile in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e lotta al terrorismo;

d) rispettare quanto previsto in materia di stabilità delle operazioni dall’articolo 65 del Regolamento (UE) 1060/2021;

e) garantire il rispetto dei principi orizzontali di cui all’articolo 9 del Regolamento (UE) 1060/2021, relativi al rispetto dei diritti fondamentali ed alla conformità alla Carta dei diritti fondamentali dell’UE;

f) rispettare le ulteriori condizioni, impegni ed obblighi previsti in applicazione dei regolamenti e disposizioni vigenti in relazione al PN RIC 2021-2027;

g) rispettare gli impegni, i vincoli e le direttive operative stabiliti per i soggetti beneficiari, secondo le indicazioni fornite dal Ministero;

h) rispettare le norme applicabili di carattere generale vigenti.

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