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Domanda ISCRO 2023 entro il 31 ottobre

Entro fine mese, i lavoratori autonomi che non abbiano già fruito dell’ISCRO per il 2021 e per il 2022 potranno farne richiesta per l’anno 2023, stante la natura sperimentale della misura introdotta, per il triennio 2021-2023, dall’articolo 1, commi 386-400, della legge n. 178/2021 (legge di Bilancio 2021).

Destinatari – L’Indennità, si ricorda, è una misura riconosciuta a favore dei lavoratori iscritti alla Gestione Separata che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo, erogata, per sei mensilità, a decorrere dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda, qualora i soggetti interessati possano far valere determinati requisiti.

In particolare, l’ISCRO è riconosciuta ai lavoratori autonomi che presentino congiuntamente i seguenti requisiti:

  • non siano titolari di trattamento pensionistico diretto e non siano assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie;
  • non siano beneficiari di Reddito di cittadinanza;
  • abbiano prodotto un reddito di lavoro autonomo, nell’anno precedente alla presentazione della domanda, inferiore al 50% della media dei redditi da lavoro autonomo conseguiti nei tre anni anteriori all’anno precedente alla presentazione della domanda;
  • abbiano dichiarato, nell’anno precedente alla presentazione della domanda (quindi nel 2022), un reddito non superiore a 972,04euro (cfr. Circolare Inps n. 14/2023);
  • siano in regola con la contribuzione previdenziale obbligatoria;
  • siano titolari di partita IVA attiva da almeno quattro anni, alla data di presentazione della domanda, per l’attività che ha dato titolo all’iscrizione alla gestione previdenziale in corso.

Importo – L’importo dell’Indennità, che come detto è riconosciuta per un massimo di 6 mensilità a partire dal primo giorno successivo alla data di presentazione della domanda, è pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito da lavoro autonomo certificato dall’Agenzia delle Entrate.

Ad esempio, a fronte dell’ultimo reddito annuo certificato pari a 6.000 euro, lo stesso verrà diviso per due (6.000 euro / 2 = 3.000 euro) e successivamente moltiplicato per il 25% (3.000 euro x 25% = 750 euro), determinando così l’importo mensile della prestazione ISCRO pari a 750 euro.

Sul punto, giova ricordare che la norma introduttiva prevede che la prestazione ISCRO non possa essere di importo mensile inferiore a 250 euro e non possa superare l’importo mensile di 800 euro, rivalutati sulla base della variazione dell’indice ISTAT.

Per il 2023, dunque, come indicato nella Circolare Inps n. 14/2023, l’importo mensile dell’ISCRO non può essere di importo inferiore a 275,38 euro e non può superare l’importo di 881,23 euro.

Presentazione della domanda – La domanda va presentata all’INPS esclusivamente in via telematica, tramite il servizio online, entro il 31 ottobre 2023.

In alternativa è possibile farne richiesta tramite il Contact Center, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164 164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

Posto che la norma consente di farne richiesta per una sola annualità, si evidenzia, infine, che per l’anno 2023 la domanda potrà essere utilmente presentata da coloro che non hanno presentato domanda per l’anno 2021 o per l’anno 2022, nonché da coloro che, pure avendo presentato domanda nelle precedenti annualità, non hanno avuto accesso alla prestazione perché la domanda è stata respinta e/o la prestazione revocata dall’origine (cfr. Messaggio Inps n. 1636/2023).

     

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