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Il nuovo sistema per gli incentivi alle imprese

Il 25 ottobre scorso la Camera ha approvato senza voti contrari, così come era già successo al Senato, il DDL incentivi in materia di revisione del sistema degli incentivi alle imprese e disposizioni di semplificazione delle relative procedure nonché in materia di termini di delega per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche. Il disegno di legge è collegato alla manovra di finanza pubblica, in coerenza con le indicazioni del DEF.

In particolare, il DDL delega il Governo ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore del disegno di legge in esame, uno o più decreti legislativi per la definizione di un sistema organico per l’attivazione del sostegno pubblico mediante incentivi alle imprese nelle forme più idonee ed efficaci a far fronte agli specifici fallimenti del mercato, a stimolare la crescita negli ambiti strategici delle politiche industriali nazionali ed europee e a ottimizzare la spesa pubblica dedicata. Nell’esercizio di tale delega, il Governo è chiamato ad armonizzare la disciplina di carattere generale in materia di incentivi alle imprese, coordinandola in un testo normativo principale, denominato «codice degli incentivi».

Il Governo, nell’esercizio della delega per la razionalizzazione dell’offerta di incentivi, dovrà attenersi ai seguenti principi e criteri direttivi:

  • ricognizione e sistematizzazione delle misure di incentivazione esistenti, sulla base di criteri che tengano conto degli ambiti o delle finalità delle stesse;
  • concentrazione dell’offerta di incentivi, diretta ad evitare la sovrapposizione tra gli interventi e la frammentazione del sostegno pubblico;
  • programmazione degli interventi di incentivazione da parte di ciascuna amministrazione competente per un congruo periodo temporale, adeguato alle finalità di sostegno secondo le valutazioni effettuate ex ante, così da assicurare un sostegno tendenzialmente continuativo e pluriennale, fatte salve le specifiche esigenze degli interventi di carattere emergenziale.

Per favorire un utilizzo sinergico delle complessive risorse disponibili, comprese quelle assegnate nell’ambito della politica di coesione europea, e di prevenire la sovrapposizione degli interventi, i decreti legislativi delegati:

  • dovranno favorire la compartecipazione finanziaria delle regioni, nonché il coordinamento e l’integrazione con gli interventi regionali;
  • dovranno individuare le condizioni e le soluzioni di raccordo, affinché la programmazione regionale, compresa quella relativa ai Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE), possa tenere conto di quella nazionale in funzione del perseguimento della complementarità di sistemi incentivanti e della massima incentivazione complessiva.

Il codice degli incentivi – L’articolo 6 del DDL indica i principi e criteri direttivi a cui il Governo deve attenersi per armonizzare la disciplina di carattere generale in materia di incentivi alle imprese nell’ambito di un organico «codice degli incentivi». In particolare, il Governo dovrà:

  • definire i contenuti minimi dei bandi,
  • aggiornare la disciplina dei procedimenti amministrativi concernenti il riconoscimento degli incentivi alle imprese,
  • rafforzare le attività di valutazione sull’efficacia degli interventi,
  • implementare le soluzioni tecnologiche dirette a facilitare la conoscenza dell’offerta di incentivi,
  • pianificare gli interventi e le attività di valutazione,
  • garantire la conformità con la normativa europea in materia di aiuti di Stato,
  • attribuire natura privilegiata ai crediti derivanti dalla revoca dei finanziamenti e degli incentivi
  • riconoscere premialità alle imprese che assumano persone con disabilità e valorizzino la quantità e la qualità del lavoro femminile e giovanile, nonché il sostegno alla natalità.
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