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Nuove soglie di esenzione per i Fringe benefit

Il ddl di Bilancio 2024 predisposto dal Governo prevede nuove soglie di detassazione sui fringe benefit, mantenendo la distinzione fra dipendenti con o senza figli a carico.

La notizia giunge dallo stesso Esecutivo che nella conferenza stampa tenutasi a margine del Consiglio dei Ministri del 16 ottobre 2023, ha comunicato che, a partire dal 1° gennaio 2024, la soglia di esenzione per i fringe benefit sarà pari a:

  • 000 euro, per i lavoratori senza figli a carico;
  • 000 euro, per i lavoratori con figli a carico

A ben vedere si tratta di un aumento per quanto riguarda i lavoratori senza figli a carico e di una diminuzione per quelli con figli a carico.

Si ricorda, infatti, che l’articolo 40 del decreto Lavoro (D.L. n. 48/2023, convertito, con modificazioni, in legge n. 85/2023) ha previsto che “Limitatamente al periodo d’imposta 2023, in deroga a quanto previsto dall’articolo 51, comma 3, prima parte del terzo periodo, del Testo unico delle imposte sui redditi, (…), non concorrono a formare il reddito, entro il limite complessivo di euro 3.000, il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti con figli, compresi i figli nati fuori del matrimonio riconosciuti, i figli adottivi o affidati, che si trovano nelle condizioni previste dall’articolo 12, comma 2, del citato testo unico delle imposte sui redditi, nonché le somme erogate o rimborsate ai medesimi lavoratori dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale”.

In sostanza, il decreto Lavoro ha previsto che limitatamente al periodo d’imposta 2023, per i lavoratori con figli a carico, il limite di esenzione per i beni ceduti e i servizi prestati (c.d. fringe benefit) venga innalzato dagli ordinari 258,23 euro a 3.000 euro, includendo tra fringe benefit anche le somme erogate o rimborsate ai medesimi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

Diversamente, per quanto riguarda i lavoratori senza figli a carico, sino alla fine del periodo di imposta 2023, continuerà ad applicarsi l’ordinario regime di esenzione previsto dall’articolo 51, comma 3, del TUIR, il quale prevede una soglia di esenzione fino a 258,23 euro per il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati e, non estende tale previsione ai rimborsi e alle somme erogate per il pagamento delle bollette di luce, acqua e gas, per i quali resta applicabile il principio generale secondo cui qualunque somma percepita dal lavoratore in relazione al rapporto di lavoro costituisce reddito imponibile di lavoro dipendente.

Costoro, dunque, potranno ricevere fringe benefit esentasse per un importo massimo di 258,23 euro ma non potranno ricevere il rimborso delle utenze domestiche.

Dal 2024, invece, le attuali soglie di esenzione  (258,23 euro per i lavoratori senza figli a carico e 3.000 euro per i lavoratori con figli a carico) saranno sostituite dai nuovi valori soglia pari a:

  • euro 1.000 per la generalità dei lavoratori dipendenti;
  • euro 2.000 per i lavoratori con figli a carico.

Per sapere se si tratta di una modifica strutturale, tuttavia, si dovrà in ogni caso attendere l’approvazione definitiva della Manovra 2024 al termine dell’iter parlamentare.

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