Lo scorso 22 novembre, il Ministero del Lavoro ha reso noto che la Commissione Europea ha deciso di prorogare di ulteriori 6 mesi, dunque sino al 30 giugno 2024, il Temporary Framework Ucraina. Ciò avrà, quindi, effetti sulla fruizione della Decontribuzione Sud, attualmente autorizzata sino al 31 dicembre 2023.
Va, infatti, evidenziato che l’agevolazione contributiva in oggetto, pur prevista fino al 2029, necessita di apposita autorizzazione della Commissione Europea per la sua applicazione e fruizione in quanto Aiuto di Stato. A oggi la fruizione dell’agevolazione è stata autorizzata dalla Commissione europea fino al 31 dicembre 2023 con la decisione C(2022) 9191 fino al del 6 dicembre 2022.
Pertanto, nel momento in cui saranno rese disponibili dall’Inps le istruzioni operative, i datori di lavoro interessati potranno godere del beneficio sino al 30 giugno 2024.
Per completezza d’informazione, si ricorda che l’agevolazione in questione prevede, con riferimento ai rapporti di lavoro dipendente, un esonero contributivo massimo del 30% in favore dei datori di lavoro privati con sede in una delle Regioni del Mezzogiorno.
La misura, in particolare, è rivolta in favore dei datori di lavoro operanti in:
- Abruzzo,
- Basilicata,
- Calabria,
- Campania,
- Molise,
- Puglia,
- Sardegna,
- Sicilia
Possono accedere al beneficio i datori di lavoro privati, anche non imprenditori, con esclusione del settore agricolo e dei datori di lavoro che stipulino contratti di lavoro domestico, nonché dei settori espressamente esclusi dalla normativa.
Si ribadisce, infine, che per effetto di quanto previsto dall’articolo 1, comma 161, della legge n. 178/2020 (legge di Bilancio 2021), lo sgravio contributivo è riconosciuto sino al 2029 e in misura pari al:
- 30% fino al 31 dicembre 2025;
- 20% per gli anni 2026 e 2027;
- 10% per gli anni 2028 e 2029.